Le
pratiche che si possono apprendere nel nostro corso QUANTUM ENERGETICS aiutano
le persone a lavorare su se stesse aprendo la propria mente a nuove
potenzialità, permettendo di acquisire una maggiore forza e presenza, di
sviluppare vitalità ed energia e, pertanto, di ottenere un’apertura mentale in
grado acquisire qualsiasi traguardo.
Nel
post
di ieri abbiamo parlato dell’insight, uno
stato di illuminazione mentale che è possibile raggiungere con
l’autoipnosi.
Questo
potente strumento è fondamentale per risolvere dei problemi che vi si
presentano. Perciò, parlando di benessere, non possiamo non accennare a tali
pratiche.
Com’è
il vostro aspetto fisico quando avete un problema? Le spalle sono ricurve? Il
corpo appare asimmetrico? La faccia è deformata, corrucciata? Se osservate
bene, tutto il vostro aspetto non verbale tradisce il suo trovarsi di fronte a “modelli del mondo in
contraddizione”. Marco Paret afferma che, in tali stati, “si può dire che
ci focalizziamo su mappe in conflitto che non sono state ancora riconciliate”.
Come
abbiamo affermato nel post
di ieri l’insight,
cioè la fase di risoluzione di un problema può essere diviso in quattro fasi
che vorremmo analizzare più nel dettaglio:
Fase
1: Coscienza di un problema
In
questa fase la nostra mente conscia che lavora in modo lineare, cioè
logico-sequenziale, delinea i termini del problema. L’attività cerebrale è caratterizzata
da onde Beta.
Fase 2: Riflessione ed inizio dell’azione della “Mente Quantica”
Fase 2: Riflessione ed inizio dell’azione della “Mente Quantica”
Questa
fase si attiva con il rilassamento o con l’autoipnosi. L'elettroencefalogramma
mostra l'apparire di onde alfa: questo significa che gli stimoli esterni sono
stati esclusi per facilitare la focalizzazione sui processi interni
Fase 3: Insight vero e proprio
L'elettroencefalogramma
mostra un aumento nella zona delle onde gamma (30-90 Hz), associate a processi
cognitivi complessi. È in questa fase che avvengono nella mente i cambiamenti.
A livello fisiologico si può riscontrare anche il rilascio di adrenalina e
dopamina.
Fase 4: Azione
Fase 4: Azione
A
questo punto è necessario agire. Infatti, l’azione aumenta ulteriormente la
densità dell'attenzione e quest’ultima approfondisce le connessioni mentali. Le
nuove “mappe” (cioè le soluzioni) appena create sono ancora molto fragili
ed hanno bisogno di essere fissate nella mente. L’azione e, specialmente,
la luce che utilizziamo nei nostri corsi, aiuta a questo scopo.
Potremmo aggiungere anche una fase 5: dare un feedback positivo
“Il
cervello ha bisogno di vedere una faccia felice e di ridere per cementare il
circuito neuronale”.
Infatti,
è stato dimostrato che dei suoni positivi aiutano a catalogare una sinapsi per
la conservazione, invece che per l'eliminazione: in altre parole,
complimentarvi con voi stessi (o farlo l’uno con l’altro) può diventare un
importante elemento catalizzante per cementare le nuove soluzioni individuate.
Se Leibniz (riprendendo un motto aristotelico, fatto proprio anche da Linneo) soleva affermare “Natura non facit saltus” (la Natura non fa salti), in realtà, noi oggi sappiamo che il progresso avviene proprio per salti.
Il
fatidico “salto
quantico” può essere fatto facilmente con l'insight. Infatti,
poiché nella nostra vita i cambiamenti non avvengono in modo sequenziale, ma
proprio in modo discontinuo, sotto forma di salti, questa pratica diventa la
chiave per aprirsi alle proprie risorse e per creare il benessere personale
proiettandoci verso il raggiungimento dei nostri traguardi.
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